Un’indagine sulle opinioni di educatori e insegnanti nei confronti degli studenti plusdotati e della loro educazione

Autori

  • Diana Olivieri

Abstract

Perché c’è resistenza a identificare i bambini plusdotati e a sostenerli nelle nostre classi regolari e si nutrono “sospetti” nei confronti di chi mostra un’elevata intelligenza, specialmente se molto precoce?
Utilizzando la teoria dell’etichettamento e la minaccia dello stereotipo è possibile provare a rispondere a questi interrogativi.
Se le etichette sono i nomi che attribuiamo alle persone, gli stereotipi sono le aspettative sociali associate a quelle etichette. Se un’etichetta scolastica è abbastanza rinforzata perché gli studenti possano ricavare la propria identità da quell’etichetta e dallo stereotipo, ciò può influire anche e pesantemente sulle loro interazioni sociali, nella e al di fuori della scuola. Ciò rende necessario e urgente comprendere quale sia l’atteggiamento di educatori e insegnanti riguardo alla plusdotazione e alla gifted education. Servizi educativi appropriati per studenti plusdotati richiedono l’offerta simultanea di gifted instruction e special education, ossia strategie, adattamenti e pratiche didattiche necessari a studenti che, a modo loro, presentano bisogni speciali.

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Pubblicato

2018-12-31

Come citare

Olivieri, D. (2018). Un’indagine sulle opinioni di educatori e insegnanti nei confronti degli studenti plusdotati e della loro educazione. Formazione & Insegnamento, 16(3), 291–314. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/3116

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