Il pensiero narrativo come strumento per ri-pensarsi nel TERZO SPAZIO in un Episodio di Apprendimento Situato

Autori

  • Immacolata Brunetti

DOI:

https://doi.org/10.7346/-fei-XIX-01-21_45

Abstract

Lo studio qui proposto mette in evidenza il modo di essere e di pensare degli studenti nel terzo spazio (Gutierrez, 2008; Potter & McDougall, 2017) e la pratica pedagogica in atto come riflessione sulla propria azione didattica Riflettere sulla situazione contestuale vissuta, favorisce, negli studenti, l’apprendimento situato ed esperienziale (Kaneklin, Scaratti, 1998; Kafay and Resnick, 1996; Jonassen, 1995, 2000) legato alle attuali esigenze di astrazioni culturali, acquisizione di competenze ed analisi, abilità di comprendere e navigare per investigare su un contenuto, e di conseguenza una nuova produzione di literacy che si arricchisce nel momento in cui il significato è negoziato e contingente. Il quadro metodologico affonda le sue radici in un episodio di apprendimento situato (Rivoltella, 2015) inteso come “attività di insegnamento e apprendimento che attraverso un contenuto circoscritto, uno sviluppo temporale ridotto e un agire contestualizzato si propone come forma di insegnamento efficace e opportunità di apprendimento significativo”. I risultati attesi mostrano l’acquisizione di un apprendimento mediale olistico e riflessivo, capace di generare significati sulla base della ricerca di nuove tassonomie e contenuti transdisciplinari, sul gioco e sulla collaborazione. D'altra parte la riflessione pedagogica didattica ha portato i docenti ad assumere un habitus digitale ed una forma mentis plasmata sulla base della rimodulazione digitale dei contenuti da apprendere. 

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Pubblicato

2021-06-30

Come citare

Brunetti, I. . (2021). Il pensiero narrativo come strumento per ri-pensarsi nel TERZO SPAZIO in un Episodio di Apprendimento Situato. Formazione & Insegnamento, 19(1 Tome II), 513–521. https://doi.org/10.7346/-fei-XIX-01-21_45

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