L’innovazione riluttante. Il senso pedagogico e sociale della scuola digitale. Un’indagine sul campo in un territorio del Mezzogiorno
Abstract
L’uso delle tecnologie nelle scuole può rappresentare un’occasione per individuare nuovi modelli e pratiche educative? A questo interrogativo tenta di rispondere una ricerca sul campo che abbiamo svolto in un territorio del Mezzogiorno.
Le risposte confermano la tendenza prevalente all’uso delle tecnologie per
trasmettere con una diversa modalità le stesse conoscenze. Ancora una volta, gli insegnanti sembrano essere l’anello debole del sistema. Le attuali politiche scolastiche concentrano l’attenzione sulle tecnologie senza prestare attenzione alle trasformazioni cerebrali delle giovani generazioni e all’intelligenza artificiale, che invece sono destinate ad avere a breve una incidenza profonda anche nelle attività riguardanti l’istruzione. Si auspica quindi una pedagogia generale che investighi su questi aspetti riformando il modo di insegnare e i contenuti della disciplina. In tale quadro una funzione centrale potrebbe essere svolta dalla pedagogia della comunicazione, per selezionare le informazioni rilevanti, comprendere le deformazioni della comunicazione e fronteggiare – ponendo al centro la persona umana – le trasformazioni epocali rappresentate dalle ibridazioni genetiche e tecnologiche ormai alle porte.
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