Ontologia regionale pedagogica: una riflessione

Autori

  • Roberto Melchiori

Abstract

L’elaborazione di nuovi punti di vista da parte della ricerca pedagogica trova
sostegno dallo sviluppo di un’ontologia dinamica di tipo pedagogico; questa è il
risultato dell’applicazione, nel processo di sviluppo degli oggetti e prodotti di due
logiche, distinte ma convergenti: una filosofica e l’altra scientifica. La prima contribuisce alla formazione e alla esplicitazione dei concetti e dei significati dell’ontologia, la seconda, invece, è utilizzata per costruire i prodotti operativi in grado di organizzare le strutture informative e gestire la conoscenza.
In particolare, gli oggetti definiti possono rappresentarsi come mappe concettuali, tassonomie, lemmi e contesti formali. I prodotti realizzati, invece, possono considerarsi come schede informative, data base, web ontology, strumenti d’interazione. Questi sono ottenuti dall’integrazione di sottoinsiemi delle tecnologie evidenziate nell’ambito del piano pragmatico. Le risultanti applicazioni complesse sono orientate alla realizzazione di una molteplicità di compiti evoluti, ognuno dei quali ha una precisa finalità organizzativa e gestionale. Tali applicazioni costituiscono le tecnologie abilitanti le strategie e i prodotti di knowledge representation and reasoning che implementano un’ontologia pedagogica.

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Pubblicato

2015-08-31

Come citare

Melchiori, R. (2015). Ontologia regionale pedagogica: una riflessione. Formazione & Insegnamento, 13(2), 13–30. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/1710

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