Promuovere attività laboratoriali mirate alla formazione dei talenti in carcere: valutazione dell’impatto sull’autostima
DOI:
https://doi.org/10.7346/-fei-XVIII-01-20_21Resumo
In questo articolo viene esplorata l’idea che un processo apprenditivo basato sulla formazione dei talenti sia il solo in grado di produrre un impatto evolutivo e trasformativo sul discente, in particolare nei contesti di devianza. Dopo aver identificato nello sviluppo di un sano concetto di sé l’elemento fondamentale d’innesco del potenziale, questo studio ha inteso offrire un’evidenza empirica dell’importanza di proporre, nell’ambito della rieducazione carceraria, attività laboratoriali consone con i potenziali manifestati dai soggetti ai quali l’intervento è rivolto, in modo da favorire la formazione dei loro talenti, in vista del loro reinserimento sociale come cittadini attivi all’interno della comunità. L’effetto positivo di tale strategia è stato dimostrato dall’aumento delle valutazioni di autostima nel campione di detenute, dopo l’implementazione del programma educativo.
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