Formazione duale e talento: il ruolo “agentivo” del tutor

Autori

  • Valerio Massimo Marcone

Abstract

Il paper esplora la formazione del talento attraverso le nuove metodologie di apprendimento duale e il nuovo ruolo dell’insegnante di scuola secondaria nei percorsi di alternanza scuola-lavoro.
La diffusione di forme di apprendimento basato sul lavoro è stata ed è al centro
delle più significative raccomandazioni europee relativamente alla materia
istruzione e formazione.
In Italia in particolare, alla luce dei recenti interventi legislativi sull’apprendistato
formativo (D.lgs 81 del 2015) e sull’alternanza scuola-lavoro (Legge 107 cosiddetta Buona scuola) è stato lanciato un forte messaggio agli insegnanti, tutor scolastici, tutor aziendali, dirigenti, imprenditori al fine di creare nuove contaminazioni tra mondo educativo e mondo del lavoro per contrastare i fenomeni negativi della disoccupazione giovanile e dei NEET.
Occorre, dunque, interrogarsi su alcuni “quesiti chiave” quali: come la scuola può
rendere tali metodologie duali efficaci attraverso una nuova “riprogettazione” curricolare?
Come formare i nuovi talenti nei percorsi di formazione iniziale per affrontare
i lavori del futuro e come la classe insegnanti può facilitare l’apprendimento
dello studente attraverso un’azione di tutorship agentiva?

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Pubblicato

2018-08-31

Come citare

Marcone, V. M. (2018). Formazione duale e talento: il ruolo “agentivo” del tutor. Formazione & Insegnamento, 16(2 Suppl.), 259–264. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/3050

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