Carcere, attività fisica e rieducazione: ruolo e potenzialità pedagogiche dell’educazione al “fair play” nello sport carcerario

Autori

  • Ario Federici
  • Manuela Valentini
  • Alfredo Ceccarini
  • Francesco Lucertini

Abstract

In ambito carcerario l’attività sportiva è parte integrante degli strumenti che affiancano i detenuti nel percorso di reinserimento nella società, ma le potenzialità di questo strumento sono forse poco sfruttate.
In questo studio è stato attuato un intervento educativo di promozione del “fair play”, come modello comportamentale socialmente premiato, e ne sono stati valutati gli effetti sui comportamenti antisportivi messi in atto da 22 detenuti durante 20 partite di Calcio a 5. Il raffronto tra i falli commessi nelle 10 partite precedenti l’intervento e nelle 10 successive ha rivelato una significativa riduzione dei falli totali e dei falli volontari oltre che del numero totale di infortuni e dei tempi di interruzione di gioco.
Questi risultati evidenziano la possibilità di potenziare, mediante semplici interventi pedagogici mirati, gli effetti positivi dello sport ai fini dell’adozione dei comportamenti socialmente accettati che stanno alla base del reinserimento nella società civile.

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Pubblicato

2015-04-30

Come citare

Federici, A., Valentini, M., Ceccarini, A., & Lucertini, F. (2015). Carcere, attività fisica e rieducazione: ruolo e potenzialità pedagogiche dell’educazione al “fair play” nello sport carcerario. Formazione & Insegnamento, 13(1), 369–382. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/1701

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