Il fattore educativo e la violenza dominante

Autores

  • Anita Gramigna
  • Carlo Rosa

Resumo

Come mostrano i più recenti fatti di cronaca locale e, in generale, il proliferare
di focolai di guerra nel mondo, l’educazione convive con la violenza
e non sembra essere in grado di arginarla, anzi è quest’ultima ad insinuarsi
sotto molteplici forme nel tessuto connettivo di quel mondo che dovrebbe
preparare i cittadini più giovani ad esercitare, con piena consapevolezza, i
propri diritti nel rispetto di quelli degli altri.
Queste riflessioni, che hanno un carattere teorico-argomentativo, tentano
di offrire chiavi di lettura educative al fenomeno della violenza nelle sue
manifestazioni più recenti, al fine di alimentare il dibattito sul tema. Lo sfondo
epistemologico fa riferimento agli studiosi della scuola di Francoforte insieme
al contributo di Hannah Arendt e di Martha Nussbaum. La metodologia
con cui si conduce l’analisi, intesa come una epistemologia normativa, è
di tipo qualitativo, tesa cioè ad individuare le relazioni che mantengono in
essere il problema, ovvero, fra il fenomeno studiato ed il contesto.
Ci aspettiamo di partecipare a un dibattito che metta in luce, insieme alle
conclamate risorse educative che il presente offre ai nostri giovani, le criticità
di una pedagogia sociale pervasiva che, nella nostra tesi, alimenta, ad
un tempo, narcisismo e consumismo: elementi di supporto al sorgere degli
episodi di violenza.

Publicado

2017-03-31

Como Citar

Gramigna, A., & Rosa, C. (2017). Il fattore educativo e la violenza dominante. Formazione & Insegnamento, 15(1), 413–426. Recuperado de https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/2190

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