Dalla giustizia sociale alla giustizia riparativa: L’esperienza dei ragazzi della Comunità Kayrós

Autori

DOI:

https://doi.org/10.7346/-fei-XX-01-22_23

Parole chiave:

Ri-educazione, Giustizia, Narrazione, Comunità, Devianza

Abstract

Nella prospettiva di un umanesimo rigenerato, la devianza giovanile è la manifestazione plastica del lato debole e fragile della società contemporanea: dalle condotte trasgressive agli atti criminosi ad opera di adolescenti sempre più fragili, essa è segno di una grave emergenza educativa. Il presente contributo si colloca nell’ambito di un pensiero antropologico cristiano, in cui la co-appartenenza, la co-evoluzione e la formazione ecosistemica prendono forma e sussistenza solo se considerati nell’alveo di una partecipazione della gioventù più fragile al dibattito culturale sul futuro dell’umanità. In questo ambito, si colloca la visione pedagogica del contributo della figura dell’“educatore” capace di impegnarsi e di non rassegnarsi di fronte all’apparente senso di impotenza educativa sapendo leggere il proprio tempo come Kayrós, ovvero sapendo cogliere ogni momento educativo come occasione favorevole per assicurare lo sviluppo integrale della persona e sapendo intervenire sulla necessità di nuovi approcci di riflessione pedagogica capaci di alimentare il cammino dell’educabilità umana. A partire da una prospettiva umanizzante in cui i processi che conducono alla relazione educativa, sono da intendere come “momento opportuno” si intende, quindi, presentare il percorso etico-riflessivo che gli ospiti della Comunità Kayrós compiono all’interno di un processo di liberazione personale e di conquista della propria autonomia.

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Pubblicato

2022-04-30

Come citare

Gargiulo Labriola, A. . (2022). Dalla giustizia sociale alla giustizia riparativa: L’esperienza dei ragazzi della Comunità Kayrós . Formazione & Insegnamento, 20(1 Tome I), 237–248. https://doi.org/10.7346/-fei-XX-01-22_23