Ambienti e contesti per progettare l’educazione motoria in età prescolare

Autori

  • Patrizia Tortella

Abstract

Per esperti e specialisti delle attività motorie nell’infanzia è importante la conoscenza delle teorie di fondo per comprendere i processi, il comportamento motorio, lo sviluppo motorio e generale. Possiamo descrivere lo sviluppo facendo riferimento alle teorie di Darwin, Edelman e Gottlieb, come: a) continuo processo di cambiamento di capacità, b) in relazione all’età e non dipendente da essa, c) che promuove cambiamenti irreversibili, come risultato dell’interazione tra individuo e gli altri e tra individuo e ambiente. Newell (1986) enfatizza l’importanza dell’esperienza (compito) nello sviluppo motorio e mette in risalto la costante interazione esistente tra essi. Ci sono fattori che possono limitare o incoraggiare l’attività motoria, chiamati da Newell “vincoli”.
La relazione tra organism e ambiente produce affordances, che possono essere
utili alla persona in relazione alle proprie capacità. Quando un bambino esplorando e giocando sperimenta nuove competenze motorie e le acquisisce scopre nuove affordances.
Nell’articolo sono riportati alcuni studi che mostrano esempi di affordances e
una ricerca realizzata nel parco giochi “Primo Sport 0246” che mette in evidenza le affordances in uno specific gioco “Monkey Bars – Brachiazioni”. È fondamentale per gli educatori considerare tutti gli aspetti relativi al movimento, pochè l’organizzazione di spazi e materiali e le loro caratteristiche sono determinanti nella promozione delle affordances e nello sviluppo motorio.

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Pubblicato

2018-04-30

Come citare

Tortella, P. (2018). Ambienti e contesti per progettare l’educazione motoria in età prescolare. Formazione & Insegnamento, 16(1 Suppl.), 213–226. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/2777

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