Motricità ecologica e “gioco rischioso” nella scuola dell’infanzia
DOI:
https://doi.org/10.7346/-fei-XVIII-02-20_19Abstract
Le competenze motorie sono alla base dell’attività fisica del bambino/a e sono molto specifiche. È fondamentale che i bambini/e in età prescolare possano svilupparne il maggior numero possibile. Per questo essi necessitano di tanta attività motoria, ripetuta nel tempo. La competenza motoria permette al bambino/a di comprendere meglio l’ambiente in cui si trova e di riconoscere i pericoli. I bambini/e con basso livello di competenza motoria rischiano di non riconoscere le situazioni pericolose e di non saperle affrontare. Nelle scuole dell’infanzia norvegesi e dei paesi del Nord Europa viene realizzato il “gioco rischioso”, come parte integrante del curricolo scolastico. In questo articolo si è somministrato un questionario sul “Gioco rischioso” a 425 insegnanti delle scuole dell’infanzia italiane, partecipanti ad un progetto nazionale di formazione sull’educazione motoria. Le domande si riferivano alle categorie di “Gioco rischioso” delle scuole dell’infanzia norvegesi. Le insegnanti hanno risposto con una prevalenza significativa di rifiuto delle attività indicate, poiché considerate pericolose e inopportune. Sono state fornite motivazioni relative alla sicurezza, responsabilità, normativa scolastica. Lo studio conferma i principi della motricità ecologica, che considera fondamentale la relazione tra educazione motoria, ambiente fisico, contesto umano, caratteristiche della persona, tipo di compito. Per un ampliamento delle opportunità e potenzialità della scuola dell’infanzia nella formazione dei bambini/e si suggeriscono percorsi formativi e soprattutto scambi culturali per conoscere e condividere credenze e pratiche.
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