Capacitazioni e formazione: quali prospettive?
Résumé
Il saggio – rielaborazione della mia relazione in occasione della Summer School Siref a Venezia nel settembre 2012 – parte da una prospettiva di “pedagogia del lavoro”: questa disciplina, interpretata nella complessità dei significati emergenti nel corso del suo evolversi, è lontana da una visione meramente funzionalistica del rapporto esistente tra l’individuo ed il lavoro.Lo sviluppo di un “concetto pedagogico del lavoro” può essere interpretato, infatti, in una dimensione dualistica: sia come promozione della dimensione educativo-formativa insita nel lavoro stesso, sia come preparazione del soggetto al sociale (intendendo per sociale sia la prospettiva “idealistica” di uno Stato etico che quella di matrice attivistica che vede il sociale come preparazione alla partecipazione democratica alla vita pubblica).
Partendo da queste premesse (tema sul quale si rimanda ad altri
testi), il saggio tratta delle seguenti questioni: come interpretare il tema dello sviluppo umano secondo una valenza che superi un approccio mera-mente centrato sul PIL? come interpretare nel suo significato più pieno, il concetto di “capability” nell’approccio elaborato da Martha Nussbaum? quale valenza tale approccio può avere oggi in ambito educativo e pedagogico? e, quindi, come valorizzare il potenziale delle persone come garanzia di un welfare che possa potenziare le capabilities dei soggetti? quali implicazioni di tipo “politico” – nel senso più ampio del termine – possono avere l’idea di un welfare centrato sulla capability?
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(c) Tous droits réservés Giuditta Alessandrini 2013

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