La progettazione delle attività motorie e sportive nella scuola italiana
Abstract
Dalle civiltà antiche all’età contemporanea le attività di movimento declinate nei giochi, nella ginnastica, nell’educazione fisica e nello sport, hanno fatto emergere interessi e valori diversi, talvolta antitetici, ma che sono l’espressione di un fenomeno proteiforme capace di rispondere alle più disparate esigenze umane nei diversi contesti; ed è proprio in rapporto ai molteplici contesti che si sono sviluppate direttrici distinte che hanno originato diversi sistemi e metodi della formazione fisica dell’uomo. Nel corso del ventesimo secolo le istanze scientifico-culturali e le contingenze storico- politiche che hanno orientato le riforme scolastiche e i provvedimenti ministeriali, hanno determinato un’evoluzione dell’Educazione fisica che, da “costola” dell’istruzione militare priva di identità educativa e formativa, gradualmente e anche per effetto dell’accostamento all’educazione morale e civica, ha raggiunto una dimensione disciplinare autonoma nei contenuti e negli obiettivi di apprendimento, nonché il riconoscimento del carattere interdisciplinare e trasversale per la formazione globale della persona. Il presente lavoro, attraverso un excursus storico e l’analisi dei documenti programmatici della scuola nonché di alcune esperienze progettuali specifiche, si propone di far emergere la capacità dell’ambito delle scienze motorie e sportive, declinato nell’Educazione fisica e nello sport scolastico, di coniugare differenti esigenze formative attraverso una vasta gamma di contenuti e metodi.
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