La trascendentalità dell’essere-con nella didattica delle scienze motorie
DOI:
https://doi.org/10.7346/-fei-XIX-02-21_32Abstract
Il presente contributo trae origine dalle riflessioni intercorse in un proficuo dibattito scientifico ed epistolare con il maestro Umberto Margiotta. Il percorso speculativo che ne segue prende spunto da un interrogativo di fondo: “qual è la natura trascendentale dell’intersoggettività formativa e delle pratiche che essa fonda?” (Minello & Margiotta 2011, p. 25), nel tentativo di riuscire a dar conto del modo con cui anche l’ontologia di dominio delle scienze motorie si costituisca su teoretiche iuxta propria principia quale dominio epistemico rigoroso. Viene intrapreso così un percorso di analisi, riflessione e approfondimento di buona parte della filosofia occidentale sul tema in oggetto, con particolare riferimento alla fenomenologia e ‘post-fenomenologia’, con lo scopo di giungere ad una esplicazione fondativa delle scienze motorie quale settore disciplinare unitario, seppure interconnesso a molteplici altri saperi scientifici, in una profonda riflessione sulla questione trascendentale della pedagogia, della formazione e della didattica nelle scienze motorie, approfondendo alcuni temi cruciali intimamente legati ad essa quali: intenzionalità, intersoggettività e incarnazione.
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