Ripensare l’ambiente educativo come luogo di appartenenza e di costruzione di valori

Autori

DOI:

https://doi.org/10.7346/-fei-XX-01-22_87

Parole chiave:

Ecosistema educativo, Welfare generativo, Reti informali, Permeabilità dei contesti educativi, Educazione alla scelta

Abstract

Questo paper presenta la permeabilità e la contaminazione tra contesti non formali, informali e formali come il core dell’ecosistema educativo. Nell’“intercampo” tra capacitazione e formazione, il paper pone l’attenzione sul tema della corresponsabilità e della responsabilità agentiva: in questo modo è possibile costruire un welfare delle capacitazioni, tale da favorire la libera realizzazione delle potenzialità delle persone. Da questo punto di vista le pratiche educative devono essere in grado di riconoscere l’agentività delle reti informali e favorire la collaborazione tra reti formali e informali, in vista della costituzione di ecosistemi formativi elastici e aperti in grado di co-esistere con la complessità delle società contemporanee. In questa prospettiva, i processi educativi hanno un ruolo decisivo nel trasformare gli apprendimenti e i saperi in decisioni e scelte, nella duplice consapevolezza della persona come un fine in sé e del pluralismo dei valori.

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Pubblicato

2022-05-30

Come citare

Baldini, M., Ricciardi, M., Francesconi, D., & Casasola, G. (2022). Ripensare l’ambiente educativo come luogo di appartenenza e di costruzione di valori. Formazione & Insegnamento, 20(1 Tome II), 976–984. https://doi.org/10.7346/-fei-XX-01-22_87

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