La convivenza democratica: idee e prospettive degli studenti, degli insegnanti e dei genitori. I risultati di un’indagine-ricerca
Abstract
Lo scopo ultimo dell’esistenza umana è la felicità, l’uomo per natura è un essere che tende alla felicità duratura, eterna. I fautori della “Comunità Globale” hanno auspicato una migliore convivenza tra i popoli, migliori condizioni di sviluppo e benessere per tutti. La quotidianità, invece, ci restituisce una triste realtà e una parziale verità di benessere e di cittadinanza globale. Non si assiste a una piena realizzazione di quel principio d’integrazione, capace di portare gli uomini a convivere democraticamente nel rispetto dei diritti universali. Le cronache quotidiane suscitano amarezza, delusione, paura, alimentando la diffidenza, un generale senso di insicurezza e una continua inquietudine. I principi di cittadinanza, di democrazia, dei diritti umani, sembrano essere continuamente minacciati. La stessa opera educativa della scuola, in merito all’etica dei valori e della cittadinanza democratica appare vanificata da una logica competitiva e istruzionista che sembra non lasciare spazio a un’educazione alla cittadinanza democratica e globale.
Di fronte alla continua disumanizzazione dei processi didattici, la comunità sociale invoca ancora l’opera educativa della scuola, affinché torni a essere laboratoriofucina per la formazione del cittadino democratico del XXI secolo.
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