Le attività narrative multimodali accrescono la motivazione nelle classi multiculturali? Uno studio esplorativo in una scuola primaria
Abstract
Oggi gli insegnanti affrontano una duplice sfida: aumentare le capacità comunicative e narrative degli studenti, mantenendo allo stesso tempo un alto livello di motivazione anche di fronte alle difficoltà causate dall’uso dell’italiano come L2. In questo contesto, l’uso di attività narrative multimodali può essere efficace, consentendo a tutti di trovare il modo di espressione più congeniale. Abbiamo organizzato un laboratorio di narrazione multimodale basato su un adattamento dell’opera di Shakespeare “Il mercante di Venezia” in una classe di alunni di 8-9 anni con un alto tasso di studenti stranieri. Diciotto bambini si sono cimentati con l’ascolto, il teatro delle ombre, il disegno, il confronto, la scrittura e la narrazione digitale. Ad ogni passo, abbiamo misurato la loro motivazione per la narrazione, cercando di capire quali attività producano gli effetti maggiori. I risultati mostrano che i bambini stranieri partono con una percezione inferiore delle loro capacità narrative e percepiscono uno sforzo superiore. Tuttavia, alla fine del workshop i due gruppi hanno terminato con risultati molto simili. I bambini si sentono più sicuri comunicando con la recitazione, ma è l’insieme delle modalità sperimentate che ha motivato i bambini alla narrazione. Abbiamo registrato un costante interesse da parte dei bambini e, nonostante alcune difficoltà, hanno mostrato perseveranza e determinazione nei compiti assegnati, portandoli a completamento.
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