Le questioni poste dall’integralismo islamico e i principi della cittadinanza planetaria

Autori

  • Guglielmo Borgia

Abstract

La prima parte di questo inizio millennio ci presenta un panorama politico ed economico
dove si fa strada la cosiddetta società globalizzata che pone come suo primo fondamento
la costituzione della cittadinanza planetaria, considerata principio primo per l’affermazione
dei diritti umani e della convivenza civile, al fine di realizzare la pacificazione,
la solidarietà e l’uguaglianza tra i popoli. Purtroppo questo nascente “Villaggio
Globale” è ancora continuamente travagliato da tanti conflitti, distruttività, disuguaglianze
e ingiustizie. Aleggia tra i popoli un clima di violenza generalizzata e un terrore
strisciante, causando nei “cittadini” del pianeta smarrimento, diffidenza, insicurezza
e inquietudine. Dunque, la cittadinanza planetaria è continuamente minacciata da
una forte competitività e individualismo che rendono gli uomini minacciosi e minacciati,
ne consegue che molti strati della popolazione mondiale non si sentono garantiti nei
loro diritti fondamentali. In tale direzione, l’azione educativa può rappresentare la chiave
di volta per operare come forza critica di emancipazione delle coscienze ed evitare
l’appiattimento su posizioni ideologiche che minano alla base il processo in atto di promozione
della convivenza civile, di salvaguardia dei diritti umani e della costituzione di
una cittadinanza planetaria come garanzia della pace globale e dei diritti fondamentali
della persona umana.

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Pubblicato

2017-04-23

Come citare

Borgia, G. (2017). Le questioni poste dall’integralismo islamico e i principi della cittadinanza planetaria. Formazione & Insegnamento, 14(2 Suppl.), 111–122. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/1985