Immagini di infanzia a confronto: Fra pensiero divergente e pensiero tecnologico

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DOI:

https://doi.org/10.7346/-fei-XX-01-22_46

Parole chiave:

Infanzia, Educazione, Creatività, Tecnologia, Epistemologia

Abstract

Gianni Rodari ci ha trasmesso un’ideologia dell’infanzia che ha rivoluzionato il modo di interpretarne i vissuti e con essi le proposte educative. La categoria della Fantasia è diventata una lente attraverso la quale leggere un mondo che, per la prima volta, si presentava favoloso, incorrotto, creativo e, soprattutto, competente. D’altro lato e in netto contrasto il pan-pedagogismo adulto risultava invece noioso, reazionario, moralistico e persino dannoso. L’utopia rodariana comincia a sfiorire già negli anni ’80 quando si impongono i valori educativi, ma anche economici, del pragmatismo tecnologico (Bini G., 2000). Queste riflessioni cercano di mettere a confronto quell’immagine di fanciullezza con questa che osserviamo oggi nella scuola, fra gli ingranaggi della tecnologia, nell’atteggiamento riverente che gli adulti tributano ai nativi digitali. L’indagine ha una natura interpretativa e segue un approccio qualitativo pur avvalendosi degli apporti di carattere quantitativi di precedenti ricerche condotte sul tema.

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Pubblicato

2022-05-30

Come citare

Gramigna, A. (2022). Immagini di infanzia a confronto: Fra pensiero divergente e pensiero tecnologico. Formazione & Insegnamento, 20(1 Tome II), 535–548. https://doi.org/10.7346/-fei-XX-01-22_46

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