La Ritmica di Dalcroze: aspetti educativi e prospettive inclusive
Abstract
Èmile Jaques Dalcroze rivendica la centralità del corpo, come fucina, spazio laboratoriale in cui la musica prende forma e senso e dove immagina uno
scambio continuo fra controllo dei movimenti e percezione degli eventi sonori, a partire da quelli ritmici. Il corpo, è, quindi, coinvolto interamente nel
ventaglio delle sue funzioni, nella respirazione, nel controllo della tensione muscolare, nell’equilibrio e nei movimenti compiuti. La Ritmica di Dalcroze non si ferma alla dimensione ritmica della musica, ma si spinge a fondare sul corpo l’intera morfologia musicale. Essa vede, altresì, impegnato il movimento corporeo come punto di riferimento per l’esecuzione musicale dove lo stesso corpo assume un ruolo di intermediario
tra suono e pensiero e diventa strumento di sentimenti. Il metodo Dalcroze trova il suo ampio utilizzo anche nel contesto didattico, dove rappresenta per gli alunni con disabilità un setting inclusivo importante nel quale valorizzare le proprie specificità e potenzialità.
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