La sperimentazione inclusiva di approcci sistemici nella didattica capovolta
Abstract
Il progetto sperimentale in atto presso l’Università di Salerno, dal titolo Flipped inclusion tra impianto teoretico e sperimentale dell’aula aumentata, si concentra su una didattica non lineare che attraverso proceduralità sistemiche in prospettiva ecologia, promuove identità plurali, fluide e duttili ai ribaltamenti (Bergmann, Sams, 2011), proprie della crossmediale società della conoscenza, con un investimento educativo nel: self-esteem (Coopersmith, 1967); nell’autoefficacia percepita (Bandura, 2001), nell’empowerment (Piccardo,
1995) e nella reciprocità interdipendente, derivante dal ri-conoscimento di sé nell’altro (Derrida, 2008, Ricoeur, 2005, p. 4), in quanto comunità-sistema ecologico (Lewin, 1948, Orford, 1995, Kelly, 1966). La posizione del problema, evidenziato nella ricerca, si colloca nell’osservazione delle problematiche connesse alla moderna complessità (Morin,1993) della società globalizzata (Beck, 2000) e liquida (Bauman, 2003). A ciò si connette l’emergenza
formativa di un investimento educativo nella promozione di una didattica semplessa (Sibilio, 2014), in ottica sistemica, che fronteggi le continue rimodulazioni sociali, connesse alla fluidità (Bauman, 2003) sociale, reale/virtuali, formale/informale.
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