La gestione nei luoghi del sapere in un viaggio di consapevolezza emotiva: dalla relazione ai nuovi scenari di riflessione educativa
Abstract
Le emozioni assumono un ruolo dominante nello sviluppo personale degli individui e ne influenzano l’aspetto cognitivo, motivazionale, comportamentale e sociale (Fedeli, 2013), in quanto generatrice di processi a catena, conseguenze di stimoli, interni o esterni, naturali o derivanti dal contesto, dall’educazione o dallo stile di vita. La scuola deve promuovere interventi didattici,
volti al riconoscimento delle emozioni, sia per una consapevolezza dei propri stati d’animo, sia per un equilibrio emozionale, attraverso lo sviluppo di competenze relazionali. Con la sociometria, non si misurano ma si scoprono trame di relazioni (Northway, 1959). Per il riconoscimento delle emozioni e delle motivazioni (Maslow, 2007) è necessario investire nell’ascolto, nell’identificazione personale e nella spinta emotiva, che consente di raggiungere l’autorealizzazione (Bandura, 2000), l’appagare i bisogni fisiologici e prendersi cura di sé. Gli interventi didattici trasformativi devono promuovere comportamenti adattivi empatici, incentrati sull’eliminazione dei comportamenti egoistici e lo sviluppo di attitudini solidaristiche di confronto e superamento
dei conflitti (Margiotta, 2007).
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