Il gioco individuale in RSA: tre esempi del potenziale riabilitativo delle attività ludiche

Autori

  • Yuri Vargiu

Abstract

Nelle Residenze Sanitarie Assistite, le attività ludiche sono spesso presenti
grazie all’animazione, durante tempi definiti “morti” tra una cura e l’altra.
Spesso vengono condotte in gruppo, come attività di svago e senza alcun
obiettivo preciso. Viene così a mancare quella progettazione pedagogica
che permetterebbe di farne scaturire tutto il potenziale.
Tutti hanno riportato progressi notevoli a livello psicomotorio e soprattutto
dell’umore.
Anche davanti a diagnosi che difficilmente davano possibilità di recupero di
alcune capacità, il gioco ha mostrato il suo effettivo supporto alle terapie
farmacologiche e motorie, allineandosi con il lavoro degli altri specialisti.
L’importanza di tale attività non può più essere trascurata.

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Pubblicato

2018-08-31

Come citare

Vargiu, Y. (2018). Il gioco individuale in RSA: tre esempi del potenziale riabilitativo delle attività ludiche. Formazione & Insegnamento, 16(2 Suppl.), 273–280. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/3052