Il gioco individuale in RSA: tre esempi del potenziale riabilitativo delle attività ludiche
Abstract
Nelle Residenze Sanitarie Assistite, le attività ludiche sono spesso presenti
grazie all’animazione, durante tempi definiti “morti” tra una cura e l’altra.
Spesso vengono condotte in gruppo, come attività di svago e senza alcun
obiettivo preciso. Viene così a mancare quella progettazione pedagogica
che permetterebbe di farne scaturire tutto il potenziale.
Tutti hanno riportato progressi notevoli a livello psicomotorio e soprattutto
dell’umore.
Anche davanti a diagnosi che difficilmente davano possibilità di recupero di
alcune capacità, il gioco ha mostrato il suo effettivo supporto alle terapie
farmacologiche e motorie, allineandosi con il lavoro degli altri specialisti.
L’importanza di tale attività non può più essere trascurata.
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