Libertà sostanziale e capacità: il ruolo dell’educazione nella teoria del Capability Approach

Autori

  • Elisa Tona

Abstract

L’idea di sviluppo umano come incremento di capacità, che si distanzia da quello promosso dal paradigma utilitarista, è stata introdotta, entro la cornice di una teoria della giustizia, dai teorici del capability approach Amartya Sen e Martha Nssbaum. Questo orizzonte teorico-normativo, partendo da un’aspra critica al modello utilitaristico incentrato su uno sviluppo meramente quantitativo di competenze e risorse, pone l’emergente questione della giustizia sul piano di che cosa metta in condizione gli individui di realizzare ciò che essere e ciò che fare per avere una vita degna secondo i propri valori. Lo sguardo viene quindi diretto verso le reali condizioni di vita degli individui all’interno della società chiedendosi che cosa le istituzioni democratiche possono fare per realizzare una società più equa e più giusta. Che cosa deve essere equamente redistribuito? Sicuramente non basta, come afferma Rawls, concentrarsi solo sulle istituzioni e sulla redistribuzione di beni primari in quanto non ci dicono nulla su come le persone stanno, su quanta libertà esercitano, ma bisogna guardare, affermano Sen e Nussbaum, all’ effettivo sviluppo di capacità combinate in grado di mettere ogni individuo nella condizione di realizzare e esercitare la propria libertà sostanziale di essere e di fare. Una società giusta rispetta il diritto di ogni individuo a saper scegliere e esprimere la scelta sulla vita che vuole condurre. L’educazione alla libertà sostanziale è pertanto fondamentale per implementare a livello, non solo istituzionale, ma anche e soprattutto sociale, il nuovo orizzonte di senso proposto dalla teoria delle capacitazioni. Lo sviluppo deve essere uno sviluppo di capacità che possano garantire a ciascuno di saper cogliere opportunità reali per esprimere la propria libertà sostanziale. L’ambiente scolastico sarà quindi il terreno fertile su cui si può costruire e implementare una idea di società democratica e di cittadini basate su un orizzonte di senso che ha come fine la dignità umana e la giustizia sociale.
In questo articolo si cercherà quindi di comprendere come l’educazione sia necessariamente legata alla giustizia e come insieme possano strutturare a livello teorico e applicativo una strada pedagogica in grado di realizzare equamente maggiore libertà di fare e di essere per tutti gli individui a seconda dei loro bisogni e valori in vista di società democratiche più giuste.

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Pubblicato

2017-08-31

Come citare

Tona, E. (2017). Libertà sostanziale e capacità: il ruolo dell’educazione nella teoria del Capability Approach. Formazione & Insegnamento, 15(2 Suppl.), 185–192. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/2592