Pensiero computazionale vs Apprendimento sistemico

Autori

  • Demetrio Ria

Abstract

Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) sono portatrici
di un cambiamento trasformazionale della società. Per una società
sostenibile è necessario, però, trasformare il modo di pensare oltre che
quello di ordinare, conservare e interagire con l’informazione. I professionisti
della computer science (CS) hanno già un kit di strumenti concettuali finalizzati
alla soluzione dei loro problemi. Questo kit, a volte, viene definito
genericamente come “pensiero computazionale”. Il pensiero computazionale,
però, tende a vedere il mondo in termini di una serie di problemi
(o di problem-tipi) che hanno soluzioni computazionali o comunque
possono essere ricondotti a modelli risolutivi noti. In questo lavoro, si cerca
di argomentare a sostengo di una idea di ponte necessario che unisca il
pensiero computazionale alla pratica della sostenibilità. La sostenibilità, intesa
in senso sistemico, è un approccio che consente di riconoscere la stretta
interrelazione-interdipendenza tra tecnologia, comportamento umano e
ambiente. Nelle pagine che seguono si cerca di sviluppare, sia pure come
abbozzo, una idea che fornisca una ontologia regionale pedagogica della
relazione sostenibile tra comunità, ambiente e tecnologie a partire da una
analisi critica del computational thinking (CT).

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Pubblicato

2017-08-31

Come citare

Ria, D. (2017). Pensiero computazionale vs Apprendimento sistemico. Formazione & Insegnamento, 15(2 Suppl.), 95–106. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/2584