Scelte pedagogiche, legalità ed equità sociale

Autori

  • Maria Tomarchio

Abstract

Quali ostacoli si frappongono oggi alla tenuta e alla crescita della società
civile? Cosa caratterizza una cultura della cittadinanza attiva democratica
ormai multipla, attraversata da molteplici differenze, e dunque ancor più,
per necessità, socialmente equa e giusta?
Grande è la responsabilità che grava sulle scienze pedagogiche impegnate
ad individuare direttrici di riferimento per l’analisi critica di possibili modelli
di convivenza democratica, ma anche a contrastare il propagarsi di una
cultura carica di atteggiamenti di rinuncia a mobilitare le proprie istanze
etiche. Un mondo della formazione inerte può, infatti, divenire funzionale
al diffondersi di mentalità gregaria, di culto della personalità, di familismo,
di prevaricazione o, più semplicemente, di qualunquismo.
Quali indicatori di qualità di riferimento per una partecipazione alla vita sociale
volta ad includere senza omologare possono essere assunti, a partire
dal sistema scolastico, l’accessibilità e la praticabilità di contesti e processi
formativi che pongano ciascuno nelle condizioni di essere artefice di contrattazione con il mondo che lo circonda; non soltanto silenzioso interprete,
ma agente insostituibile nel proprio spazio di significati.

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Pubblicato

2017-08-31

Come citare

Tomarchio, M. (2017). Scelte pedagogiche, legalità ed equità sociale. Formazione & Insegnamento, 15(2 Suppl.), 13–26. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/2577