Topolino e l'educazione ambientale. L’impegno ecologico del fumetto tra fiction e non-fiction
DOI:
https://doi.org/10.7346/-fei-XIX-02-21_25Resumo
Il fumetto è una forma letteraria dal grande potenziale artistico ed educativo. Grazie alla sua immediatezza, attraverso i fumetti è possibile presentare questioni complesse in modo diretto, semplice, usufruendo della cooperazione tra l’apparato testuale e quello iconografico. Il presente articolo vuole sottolineare il potenziale educativo di questo genere letterario nell’affrontare la questione della sensibilizzazione ambientale e l’alfabetizzazione ecologica. Tra i fumetti che si collocano nel filone dell’ecocritica, lo studio si sofferma nello specifico sul fumetto italiano Topolino, pubblicazione decennale che ha accompagnato e accompagna diverse generazioni di lettori italiani. Dopo aver evidenziato l’impegno storico del fumetto nel trattare questioni ambientale già dal suo esordio, la ricerca traccia tre piani su cui la questione ambientale si sviluppa, ovvero nelle opere narrative di fiction (episodi, strisce e vignette, di cui verranno tracciati alcuni filoni tematici ricorrenti e significativi), nelle opere di non-fiction (rubriche didattiche, approfondimenti, gadget a tema) e nelle opere che si collocano a cavallo tra fiction e non-fiction (il Manuale delle Giovani Marmotte). Lo studio intende quindi dimostrare l’impegno concreto ed eterogeneo del fumetto nell’affrontare una ‘missione’ di sensibilizzazione ecologica lungo un ampio lasso di tempo.
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