Abitare l’educazione La cura del “vissuto ambientale” nella formazione dei docenti della scuola dell’infanzia
Abstract
Il contributo affronta il rapporto fra scuola come luogo dell’istruzione e qualità dello stare a scuola. Esso punta ad evidenziare la rilevanza pedagogica del dove si fa educazione e mira a sollecitare chi ha responsabilità educative e formative a tenere in giusta considerazione la portata di una più stretta collaborazione fra gli studi pedagogici e quelli afferenti alla progettazione/riflessione architettonica. Erigere una scuola richiede competenza tecnica, conoscenza della fisica e delle scienze delle costruzioni, ma anche gusto e stile per rendere un edificio un unicum, si spera, nel panorama ormai abusato dei palazzi pubblici e privati, laici o di culto, che poco comunicano al cittadino. La stessa cura dovrebbe essere riposta nella formazione dei docenti della scuola, soprattutto dell’infanzia, poiché lo spazio della crescita umana e civica degli studenti non dovrebbe concretizzarsi ognigiorno all’insegna della ripetitiva prassi del lavorare in ambienti monotoni e privi di stimoli. Non è solo una questione di facciate, finestre e porte, corridoi e refettori. Si tratta, piuttosto, di imparare ad abitare i luoghi dell’educazione, così da incrementare nei più piccoli il gusto dello studio, della ricerca e dello stare assieme.
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