Mario Manacorda e il suo intendimento del concetto di Gramsci sulla scuola. Intervista con Mario Manacorda
Resumo
Mario Alighiero Manacorda – recentemente scomparso – pedagogista e storico della cultura e dell’educazione, è stato esponente di spicco della pedagogia laica di indirizzo marxista. Il pensiero pedagogico di M. si fonda sull’affermazione che, combattendo l’alienazione capitalistica, Marx mirava a una ‘educazione onnilaterale’, nella quale cultura e lavoro tendevano alla loro piena emancipazione. Questo ideale secondo l’autore è in contrasto con le impostazioni educative di matrice ecclesiastica, ma non è affatto in conflitto con l’educazione umanistica e razionalistica, anzi ne continua l’ispirazione di fondo, liberandola dai condizionamenti sociali di classe che hanno limitato l’efficacia della cultura borghese. L’intervista a si rivela uno spaccato delle convinzioni e scelte ideologiche e di politica scolastica dellasinistra “storica” e della sinistra italiana in particolare. Attraverso la conversazione con Rosemary Dore Soares Manacorda chiarisce il suo intendimento del concetto di Gramsci sulla scuola e delinea il quadro di una pedagogia che pone a frutto l’opera marxiana, ponendo al centro dell’interesse il nesso istruzione-lavoro e l’esigenza di una formazione onnilaterale dell’uomo, secondo ottiche che per molti versi anticipano il concetto di capability. Attraverso l’analisi di Gramsci, Manacorda richiama i principi ancora disattesi dell’equità formativa e si sofferma sulle nuove forme di disuguaglianza, determinate dalla globalizzazione.
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