Al crocevia tra tempo scolastico e tempo libero: musica di sottofondo come innesco cognitivo in una generazione multitasking
Abstract
Lo studio mira a cercare punti d’incrocio tra gradimento e apprendimento nei giovani, rompendo l’antico tabù di portare la musica da classifica in classe durante la simulazione di un compito in classe. Per farlo, ho deciso di indagare gli effetti dell’ascolto di musica pop in sottofondo sulla performance logicomatematica.I partecipanti includevano un gruppo di 50 studenti italiani con
un’età media di 16,29 anni. Questi ragazzi di un Liceo scientifico di Roma (Italia) sono stati esposti a 3 diverse condizioni, ossia Silenzio-Assenza di musica, Musica allegra-in modo maggiore e musica triste-in modo minore, durante il completamento
di una batteria di test che includeva una serie di compiti logicomatematici e spaziali. I risultati hanno mostrato importanti differenze di performance tra i diversi test e le condizioni di sottofondo. In particolare, un’attitudine triste verso la matematica sembra predittiva di una migliore performance matematica durante l’ascolto di musica in modo minore.
Lo studio offre sostegno a ricerche precedenti sulla memoria umore-dipendente e sull’induzione cognitivo-emotiva, indicando che nozioni matematiche precedentemente acquisite e soluzioni logiche totalmente nuove possono essere innescate o inibite da differenti scelte di ascolto musicale attraverso la stimolazione acustica, con effetti conseguenti sulle aree accademiche, e quindi
possibili applicazioni nel settore emergente della pedagogia neurocognitiva.
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