Verso una comprensione ecologica della ricerca educativa. Uno studio di caso multiplo sulla differenziazione didattica
DOI:
https://doi.org/10.7346/-fei-XVIII-01-20_58Resumo
Le nuove narrazioni antropologiche e con esse le nuove semantiche educative post-moderne sfidano oggi, più che in ogni altro secolo, la ricerca educativa. Se da un lato alcuni autori si interrogano sulle ontologie ed epistemologie delle due polarità tradizionali di fare ricerca, il quantitativo e il qualitativo, altri, invece, propongono ipotesi di terze vie, non da ultimi gli approcci mixed methods. In questo contributo proponiamo di andare oltre la classica dialettica quantitativo/qualitativo, ripensando il legame stesso tra teoria, pratica e verità nel processo di ricerca. Per farlo, utilizziamo una lente specifica, quella che John Elliott (2006) chiama democratic rationality. Assunta l’importanza di ri-pensare una visione democratica del processo di ricerca, intesa sia come apertura plurale che come orientamento valoriale, proviamo a proporre una via concreta per ri-disegnare il territorio stesso della ricerca educativa. Per farlo ci basiamo sui risultati più recenti nel campo delle complexity science e dei sistemi dinamici non lineari, proponendo la Ricerca- Azione come esempio paradigmatico per ripensare una nuova forma di ricerca educativa democratica, fluida, complessa ed ecologica. Infine, viene discusso uno studio di caso multiplo, che si sta sviluppando, seguendo questa prospettiva, con un’istituzione scolastica del territorio italiano.
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