Crescita e cittadinanza: un’ipotesi di ricomposizione

Autori

  • Nicoletta Masiero

Abstract

L’articolo si interroga sulle condizioni per la realizzazione della strategia di Europa 2020. La situazione complessiva degli stati appartenenti all’unione presenta non poche difformità, determinate dalle trasformazioni demografiche, sociali, produttive ed economiche. Ogni nazione, inoltre, organizza il proprio welfare anche in base a tradizioni radicate e difficilmente omologabili.
Tuttavia, vi è una importante spinta verso un modello unitario di stato sociale attivo – active welfare state – centrato non sull’assistenza ma sulla responsabilità individuale e sull’occupazione retribuita, come garanzia del suo funzionamento, in risposta ai mutati equilibri competitivi determinati dal processo di globalizzazione e internazionalizzazione dei mercati, come anche
dalle profonde trasformazioni che investono fattori quali i sistemi di produzione e il mercato del lavoro, la struttura della famiglia e la composizione della popolazione. Una possibile sinergia fra l’active welfare state e la strategia per una crescita “intelligente” “sostenibile” “inclusiva” propugnata da Europa 2020, può fare perno sull’educazione permanente alla cittadinanza attiva
favorendo la responsabilizzazione dei singoli in un’ottica di uguaglianza e parità e sottraendo la conoscenza e l’apprendimento alla strumentalizzazione del profitto e la solidarietà e i legami sociali alle leggi di mercato.

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Pubblicato

2014-11-27

Come citare

Masiero, N. (2014). Crescita e cittadinanza: un’ipotesi di ricomposizione. Formazione & Insegnamento, 10(2), 71–82. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/797