La formazione come gestione burocratica della società
Abstract
La crisi che ha investito tutti i settori sociali, economici e culturali, ha generato un cambiamento valoriale e reso vana ogni certezza. Ad essa si è affiancato il radicale cambiamento delle coordinate sociali e lavorative in quanto vengono poste nuove sfide in relazione alla flessibilità e all’adattabilità, richiedendo, al singolo e alle imprese, capacità strategiche e di pianificazione.L’obiettivo è quello di ridisegnare i processi formativi, prospettando
percorsi che consentano al soggetto di interpretare lo scenario che lo circonda, sia esso sociale, economico ed organizzativo, di esaminare gli eventi, di appropriarsi di teorie, metodi e tecniche consolidate ed innovative.
Al fine di supportare le aziende nell’individuare specifici fabbisogni,
progettare piani di intervento mirati, puntando alla replicabilità e trasferibilità degli interventi. Sono questi gli elementi utili per accrescere il Paese, combattendo la recessione. Il tutto sviluppando competenze utili per l’intero arco della vita, arricchendo e approfondendo le conoscenze, le competenze e le abilità. Solo generando nuovi “mercati” e nuovi stili di vita è possibile affrontare la complessità e l’incertezza, dando vita a nuove skills (comunicazione, negoziazione, flessibilità, iniziativa personale, lavoro di gruppo), le quali ricollocano il soggetto al centro della cultura, della formazione e delle varie opportunità di sviluppo.
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