Pedagogia e narrazione: il contributo delle biblioteche viventi per la co-costruzione della comunità educante
DOI:
https://doi.org/10.7346/-fei-XX-01-22_09Parole chiave:
Margine, Stereotipo e pregiudizio, Narrazione autobiografica, Biblioteche viventi, Comunità educanteAbstract
Cosa succede quando l’altro “sconfina”? Quando avanza richieste di riconoscimento, di uguaglianze, di giustizia e di libertà? Il presente lavoro vuole sondare la necessità di un modello comunitario del con-vivere qualificante la specificità degli esseri umani caratterizzata dall’intersoggettività sostanziale e quindi dalla relazione. Si presenta, quindi, un dispositivo di narrazione per decostruire i pregiudizi e rimuovere ogni forma di stigmatizzazione, i libri sono le persone che raccontano ai lettori la loro storia personale, i loro vissuti difficili, esperienze negative che li hanno fatti crescere. L’obiettivo principale è la rimozione delle pressioni sociali legati alla stigmatizzazione di soggetti che ricoprono per senso comune, pregiudizi e stereotipi della quotidianità attraverso la promozione di atteggiamenti inclusivi da parte di chi ha esperito o chi ha identificato uno stigma o un pregiudizio.
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