Dimensioni dell’operare e del pensare oltre il digitale
Abstract
Il contributo discute il tema del pensiero riflessivo e della formazione ad esso in riferimento ai mutamenti conseguenti alla rivoluzione digitale, i quali segnano in maniera significativa anche la dimensione mentale del lavoro. In questo quadro, assumendo la responsabilità pedagogica al riguardo, propone l’ipotesi di Comunità di Pensiero come struttura volta ad interpretare il carattere intenzionale e la dimensione comunitaria necessari alla riflessione di grado superiore. Tale riflessione, investendo le premesse che stanno alla base dell’azione, al fine di estrarre l’elemento intelligente dalla nostra esperienza, secondo l’espressione deweyana, in prospettiva trasformativa (Mezirow), richiede, tra le sue condizioni, quella riconducibile alla deliberata dimensione comunitaria del pensiero. Argomentando, con riferimento alla letteratura esistente al riguardo, la difficoltà e la rarità della capacità di pervenire alla profonda riorganizzazione delle idee e del carattere, il contributo sviluppa l’idea della necessità di un sistema riflessivo che coinvolga non soltanto il singolo, ma chiami in causa attiva la comunità assunta a riferimento. La creazione intenzionale di un ambiente di pensiero collettivo, viene proposta, pertanto, come spazio per la ricerca e lo sviluppo delle forme che articolino e consentano la riflessione di livello superiore, che appare oggi fondamentale anche in riferimento agli scenari attuale e alle nuove sfide del lavoro.
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