Tutorship e ruolo dei pari nella formazione in servizio di educatori e insegnanti
Abstract
I più recenti dibattiti sulla formazione professionale continua di educatori e insegnanti mettono in luce una “nuova cultura” della professionalizzazione, attenta all’apprendimento permanente e ai cambiamenti a cui «azioni, attori e contesti» sono costantemente sottoposti (Pirard, Barbier, 2012). Se da un lato la ricerca internazionale mostra un panorama sfaccettato e talora “frammentato” di azioni, investimenti e politiche legate ai contesti educativi, dall’altro lato è
crescente l’interesse verso fattori significativi e “promettenti” che favoriscono l’implementazione di “buone pratiche” e modelli di formazione in servizio. Nei servizi per l’infanzia, in particolare, «le qualifiche professionali e le opportunità di formazione [di base e in servizio] spesso non sono allineati a standard uniformi» (Pirard, Barbier, 2012, p. 1) e questo porta ad interrogarsi
sulle possibilità di migliorare le opportunità di formazione, in un’ottica di sostenibilità e rinnovamento delle competenze lungo tutto l’arco della vita professionale degli operatori.
Nell’articolo porremo l’accento su alcuni modelli di formazione in servizio, focalizzandoci sul ruolo della tutorship e dell’apprendimento tra pari, sulle diverse accezioni con cui essi vengono intesi in contesto internazionale, sui modi in cui modelli di peer-learning sono praticati e potrebbero essere implementati nell’ottica della promozione di occasioni di formazione continua di educatori e insegnanti.
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