Individuo e democrazia in John Dewey
Abstract
Dopo il fondamentale testo del 1886 Soul and Body in cui Dewey afferma che c’è una continuità tra il corpo e l’anima e non esiste uno specifico dualismo -secondo l’idea che lo aveva guidato sin dai primi due scritti sul materialismo e Spinoza- il filosofo si interroga sul tema della democrazia nel saggio The Ethics of Democracy del 1888 che rappresenta sicuramente il presupposto per comprendere Democracy and Education del 1916.
In questa opera Dewey afferma che lo sviluppo dell’individuo deve avere uno spazio etico per potersi manifestare in quanto l’individuo è espressione dello sviluppo sociale e, quindi, organismo sociale che tende, platonicamente, alla costruzione del bene. E proprio la teoria di Maine, che nasceva per avvalorare questo assunto, in realtà lo nega: sottovaluta, infatti, il concetto di organismo, che equivale a relazione, scambio. E la democrazia per Dewey così come lo era per Platone deve essere un’armonica convivenza basata sulla giustizia, sulla relazione tra l’individuo e lo Stato, rendendo l’individuo organico allo Stato
Questo testo è, a mio avviso, il presupposto di Democracy and Education, in particolare in riferimento al cap. IX, Natural Development and Social Efficiency as Aims. La democrazia è “a way of life” che si sviluppa attraverso l’individuo che è da considerare un organismo sociale che deve conquistare uno specifico spazio etico.
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