La possibilità della formazione degli insegnanti in didattica ermeneutico-esistenziale Un rafforzamento del profilo docente di fronte alle fragilità giovanili esposte alle radicalizzazioni religiose violente
Abstract
Nel contesto socio-culturale odierno, in occidente, l’agenzia educativa scolastica si trova ad affrontare
una complessa questione che riguarda l’impatto sulle giovani generazioni delle radicalizzazioni
ideologiche, in particolare quelle a matrice religiosa, che scaturiscono in dinamiche violente.
I delicatissimi processi di sviluppo identitario, relazionale e sociale necessitano come non mai
di un competente accompagnamento formativo non più attribuibile alla sola funzione
genitoriale/familiare, ma ascrivibile ad un contributo professionale dell’agenzia educativa scolastica
in relazione a principi valoriali riconosciuti dalle carte costituzionali e dalle dichiarazioni internazionali
dei diritti umani. Il profilo dell’insegnante acquista così un rafforzato compito educativo
che travalica ormai la già desueta caratterizzazione disciplinare e si apre alla sfida del reale servizio
educativo per uno sviluppo equilibrato delle vite personali e delle società. In questo senso, il modello
educativo-didattico ermeneutico-esistenziale, nato in riferimento alla didattica della religione in
Italia con l’apporto fondativo del Prof. Zelindo Trenti dell’Università Pontificia Salesiana di Roma,
potrebbe portare un contributo non indifferente per una formazione iniziale e in servizio di docenti
maggiormente preparati ad affrontare le sfide del 21° secolo.
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