CLIL, Cooperative Learning e Teatro come metodologie attive per l’apprendimento delle lingue straniere

Autori

  • Laura Martucci Pensa MultiMedia Editore

Abstract

Questo articolo presenta lo studio e le ipotesi di ricerca in merito alle relazioni tra alcune metodologie attive e l’insegnamento delle lingue. La società multiculturale odierna e la spinta verso la mobilità degli studenti – e più in generale della popolazione attiva – come strategia per una più completa integrazione europea, richiedono una maggiore padronanza di almeno un’altra lingua rispetto a quella nativa. Allo stesso modo, se la diversità linguistica
e culturale dell’Unione europea è una grande risorsa, essa diventa una sfida tra le sfide, che implica necessariamente la lingua di insegnamento L2 a partire dall’infanzia. Le teorie circa l’apprendimento delle lingue sottolineano il fatto che sono sempre apprese all’interno di un dato contesto, che coinvolge profondamente il discente. Implementare contesti basati sul Cooperative Learning e sul CLIL, Content and Language Integrated Learning, diventa
quindi una prospettiva che cerca di rispondere alle esigenze di innovazione e di formazione all’agentività. Significa anche ridefinire il ruolo degli insegnanti nel condurre le classi. Il CLIL si caratterizza per l’uso della lingua veicolare nell’insegnamento e ha una sua fisionomia e il suo approccio mira a stimolare l’apprendimento delle lingue attraverso attività che orientano l’interesse nell’apprendere il contenuto di una materia non linguistica sulla base di apprendimento cooperativo. Usare il teatro (drammatizzazione e rappresentazione) come un alternativo, olistico, ambiente di apprendimento, significa realizzare le migliori condizioni di un modo comunicativo e innovativo di insegnamento.

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Pubblicato

2015-08-31

Come citare

Martucci, L. (2015). CLIL, Cooperative Learning e Teatro come metodologie attive per l’apprendimento delle lingue straniere. Formazione & Insegnamento, 13(2), 63–72. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/1717