Ripensare l’internazionalizzazione nei contesti di formazione della società fluida

Autori

  • Umberto Margiotta
  • Juliana Raffaghelli

Abstract

Soltanto dieci anni fa, la semplicità di incontrarsi ogni giorno nella rete, sperimentare la “presenza virtuale“, emotivamente coinvolgente e motivante, sarebbe stata impensabile. Attraverso il caso di studio MIFORCAL è stato evidenziato come persone che non avrebbero mai avuto l’opportunità di condividere conoscenze
esperte sulle proprie pratiche e di collaborare sono state in grado di farlo, creando sistemi di attività umana estesi in reti internazionali ed interculturali, attraverso l’uso del Web. Poiché ogni società ha generato modelli educativi dove vi è dialogo fra tecnologia ed educazione, i dibattiti che si generano all’interno delle scienze dell’educazione oggi, considerando i cambiamenti tecnologici e sociali epocali –, potrebbero dar forma soltanto a pratiche educative del domani. Mentre Vygotskij generava una teoria sui processi di apprendimento, che avrebbe sconvolto le pratiche educative 50 anni dopo, la società industriale perfezionava un modello educativo che si fondava sui principi contrastati dal socio-costruttivismo vygotskiano; modello che si addiceva meglio agli assetti sociali necessari per mantenere in piedi quelle innovazioni che facevano parte del mondo in cui viveva Vygotskij.

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Pubblicato

2010-06-30

Come citare

Margiotta, U., & Raffaghelli, J. (2010). Ripensare l’internazionalizzazione nei contesti di formazione della società fluida. Formazione & Insegnamento, 8(1-2), 353–366. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/1343