Corpo, rito e Com-munus: per una formazione più sostenibile
DOI:
https://doi.org/10.7346/-fei-XIX-02-21_35Resumo
I mesi legati alla pandemia da Covid-19 rappresentano per l’educazione e non solo, per molti ambiti di vita culturale e sociale, un forzato momento di cambio di passo. Quest’alterazione di ritmo delle azioni quotidiane, collettive e individuali e la riorganizzazione delle relazioni formative nel virtuale hanno messo in discussione e sfidato alcuni elementi costitutivi fondamentali dei dispositivi di educazione e insegnamento.
La prospettiva della Pedagogia del corpo (Gamelli 2011; Gamelli, Ferri, Corbella 2020) permette di focalizzare lo sguardo su alcuni aspetti corporeo-relazionali coinvolti nella formazione da remoto e che invitano a guardare alla materialità di quanto accaduto con una prospettiva critico-riflessiva, per trarre ulteriori consapevolezze educative e pedagogiche.
In particolare, il contributo si sofferma sulla centralità che la funzione antropologica del dono e del rito possono avere per il ripensamento di una formazione più sostenibile.
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