Dal tirocinio all’apprendistato inteso come innovativo strumento di placement. Una ricerca nell’Università di Bari
Abstract
La strategia UE 2020 (Consiglio di Lisbona) mira a fare dell’Europa una società in grado di migliorare i livelli di qualità ed efficacia della istruzione e della formazione per favorire l’innovazione e la creatività, agevolare la coesione sociale e la mobilità dei lavoratori, sviluppare la circolazione delle informazioni e dei saperi.
La realizzazione di tali obiettivi chiama in causa la Pedagogia perché comporta l’esigenza di elevare la qualità dei saperi e delle competenze dei cittadini e dei lavoratori europei riorientando i sistemi formativi nell’ottica del Lifelong Learning, ossia di una formazione continua in grado di sostenere ciascun soggetto nel suo percorso di adattamento ai cambiamenti continui facilitandone i processi di inclusione e sviluppo.
Di qui l’impegno dell’Università a dover riconsiderare sia il proprio ruolo di guida e orientamento dello studente sia i propri rapporti con il mondo del lavoro. Questo lavoro presenta i risultati dei primi due anni di una ricerca triennale realizzata dalla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Bari (2010-11, 2011-12) per rendere l’offerta formativa universitaria più
aderente a questi nuovi orientamenti. Il progetto TISIL (Tirocinio Innovativo Per Lo Sviluppo e L’inserimento Nel Mondo Del Lavoro) mira a creare una sinergia tra tirocinante e organizzazione ospitante sperimentando un placement innovativo tra Tirocinio formativo e Apprendistato di alta formazione
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