L’educazione olistica. Dialogando con Don Felipe Poot, sacerdote maya

Autori

  • Anita Gramigna

DOI:

https://doi.org/10.7346/-fei-XVIII-01-20_10

Abstract

Questo contributo consiste nel dialogo con una autorevole personalità della comunità maya del villaggio indigeno di Chunyaxnic in Campeche. Lo scopo del lavoro è nello studio del ruolo che la cultura ancestrale ha nell’educazione e, più in generale, nella antropologia della formazione del villaggio, a fronte della pervasività della cultura dei bianchi. Ci interessa approfondire il concetto di questa peculiare cultura educativa ed il suo ruolo nel vissuto della comunità. Il nostro è un escavo di tipo epistemologico: si vuole esplorare la conoscenza e, di conseguenza, la formazione che avviene in quell’ambito misterioso e, ad un tempo arcaico e contemporaneo, che è la cosmogonia maya. La cornice epistemologica fa riferimento ad una pedagogia interpretativa e dunque ad una impostazione ermeneutica. La metodologia di indagine, di tipo qualitativo, è intesa come una epistemologia normativa che tenta di cogliere le dinamiche relazionali fra i fenomeni studiati in una prospettiva sistemica. Il risultato che ci attendiamo è di contri- buire alla conoscenza e alla valorizzazione delle istanze culturali degli indigeni maya a partire da una coscientizzazione della loro raffinatissima cultura, nonché dalla messa in discussione dello slittamento di significato della cultura ancestrale a banale folclore per turisti, ma anche di approfondire, da un punto di vista altro, la cultura olistica dell’educazione.

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Pubblicato

2020-03-31

Come citare

Gramigna, A. (2020). L’educazione olistica. Dialogando con Don Felipe Poot, sacerdote maya. Formazione & Insegnamento, 18(1 Tome I), 107–118. https://doi.org/10.7346/-fei-XVIII-01-20_10