Formazione e lavoro oltre lo schema biopolitico
Abstract
Questo articolo mira ad opporre ad una visione biopolitica del lavoro l’opportunità
di una configurazione pedagogica delle organizzazioni nell’era
del capitalismo cognitivo ed esperienziale, facendo leva su indicazioni
formative finalizzate sia ad evidenziare il contributo propriamente educativo
sia a soddisfare congiuntamente l’interesse economico e quello relativo
allo sviluppo umano. Nella prima parte, si analizza l’ambivalenza del lavoro
odierno e si prospetta il pericolo biopolitico. La seconda parte è dedicata alla
dialettica tra soggettivazione e assoggettamento del lavoratore e alla fallibilità
dello schema biopolitico. La terza parte, infine, approfondisce la
natura pedagogica di un’organizzazione “personale” e si sofferma sulle
tematiche del benessere organizzativo e della formazione dell’agency.
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