Orientamento e sport: articolazioni pedagogiche
Abstract
Coniugare orientamento e sport, dal punto di vista dell’educazione, richiede il porre al centro il soggetto con il suo percorso di vita e la sua tensione costante a determinarsi in forme idonee a star bene con se stesso in contesti di socialità. La formazione vede al centro il corpo; nel corso della nostra esistenza maturiamo e modifichiamo un modo di sentire e di sentirci con il nostro corpo ed un modo di agirlo nel mondo. Vivendo, facciamo esperienza di noi e del nostro corpo e ciò si traduce in un vissuto corporeo, che è alla base della corporeità. Se l’orientamento va ricondotto a fattori prevalentemente
interni, come le capacità, cognitive ed emotive, di sintonizzazione del pensare,
del sentire e dell’agire, di riflessione su di sé e sui propri desideri, di guardarsi in prospettiva, si tratta di un cammino che può e dovrebbe essere accompagnato dalle agenzie educative. Intraprendere un’attività sportiva significa, pertanto, voler continuare, imprimendo un tipo speciale di svolta, un percorso di consapevolezza corporea già iniziato ed educativamente sostenuto. In questa cornice, l’orientamento rispetto allo sport potrebbe indagare alcune specifiche tematiche, come la necessità di sostenere educativamente il movimento, libero e di gioco, di orientare a scelte sportive quali possibilità di sperimentazione di sé e, infine, il supporto che le agenzie educative potrebbero offrire per sostenere percorsi di vita difficili, perché contrassegnati
da dual-career, come per esempio quella sportiva agonistica e quella di formazione, scolastica e universitaria.
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