Apprendimento permanente ed attività produttive per lavoratori in età avanzata

Autori

  • Roberto De Filippo

Abstract

Nell’attuale congiuntura economica non può sfuggire all’attenzione pedagogica la necessità di ritrovare e ri-praticare una delle sue funzioni più “moderne”, quella di consentire all’individuo, fornendogliene gli strumenti più adeguati, una piena partecipazione, duratura e di qualità, alla vita sociale e
produttiva della comunità. A tal proposito, questo breve paper vuole solo suggerire alcune linee di ricerca possibili in uno degli ambiti nei quali la pedagogia tout court, intesa come capostipite e capofila delle scienze della formazione, può e deve intervenire, al fine ritrovare una delle sue “utilità” possibili: affrontare le problematiche tipiche di un “economia della conoscenza”
che ha nell’inadeguatezza o assenza di competenze adeguate il rischio maggiore di esclusione sociale. In particolare, viene introdotto il modello della “doppia elica fra apprendimento e lavoro” di Giarini e Malitza, cui scopo è quello di rivisitare il concetto di lifelong learning, potenziato dalla riforma cultural e strutturale dei sistemi educativi ai quali si reclama la necessità di essere più integrati con il mondo del lavoro, e più caratterizzati dall’interdisciplinarietà e lo sviluppo professionale.

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Pubblicato

2014-12-18

Come citare

De Filippo, R. (2014). Apprendimento permanente ed attività produttive per lavoratori in età avanzata. Formazione & Insegnamento, 9(2), 42–58. Recuperato da https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/1043