Quale visione educativa del Computational Thinking? Una prospettiva di ricerca ancora aperta

Autores

  • Monica Banzato

Resumo

Il pensiero computazionale è stato recentemente introdotto dalla Riforma Educativa della Buona Scuola, prevista a partire dalla scuola primaria (diffusione
avvenuta nella gran parte dei Paesi europei e in altri Paesi del mondo). L’aggiunta di questa nuova competenza è ritenuta una literacy fondamentale che
ogni bambino deve apprendere in quanto viene intesa non tanto come abilità
tecnica, ma come pensiero logico trasversale a tutte le discipline. I problemi da
affrontare sono: Qual è la definizione di pensiero computazionale? Perché il
pensiero computazionale ha assunto ora un ruolo fondamentale in campo educativo su tutta la filiera formativa? Quale visione educativa per la primaria e
secondaria inferiore del pensiero computazionale emerge e condivide la comunità scientifica del Computer Science? Quali sono le implicazioni educative
e cognitive del pensiero computazionale? Questo lavoro è teso a indagare lo
stato dell’arte sul pensiero computazionale in materia di istruzione per la
scuola primaria e secondaria di primo grado, esaminando la sua diffusione in
Europa e la recente letteratura accademica, con l’obiettivo di identificare le
criticità e di individuare le priorità di attuazione e per le indagini future.

Publicado

2016-11-12

Como Citar

Banzato, M. (2016). Quale visione educativa del Computational Thinking? Una prospettiva di ricerca ancora aperta. Formazione & Insegnamento, 14(2), 17–30. Recuperado de https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siref/article/view/1828