L’organizzazione della cultura e l’attività libraria: Gramsci sul lavoro educativo delle riviste
Abstract
L’obbiettivo di questo testo è esaminare la riflessione di Gramsci sull’attività
editoriale delle riviste, che funzioni contemporaneamente come
redazione di riviste e come circolo di cultura, e che organizziano la sua attività
secondo un piano e una divisione del lavoro razionalmente predisposta.
Quest’attività potrebbe essere considerata come un parametro di un
lavoro educativo di innalzamento del livello culturale delle classi subalterne.
Egli considera che la formazione di quadri intellettuali è una funzione
ruolo della scuola. Tuttavia, poiché essa non è accessibile alla gran
parte della popolazione, propone che le riviste costituiscano un terreno favorevole
ad iniziare il lavoro per risolvere il problema della cultura, anche
se il lavoro educativo della rivista non sostituiscea l’attività scolastica “diretta”.
Così come la lotta contro l’analfabetismo è diversa da una scuola per
analfabeti, le riviste non sono di per sé una soluzione per il problema della
cultura, però possono costituire un punto di partenza per la creazione di
una nuova civiltà.
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