L’utilizzo di tecnologie head-mounted display a supporto della didattica attraverso ambienti di apprendimento virtuali in contesti non formali
Abstract
L’ICOM (International Council of Museum) definisce un museo un’istituzione permanente al servizio della società e del suo sviluppo, aperto al pubblico che acquisisce, conserva, ricerca, comunica ed espone ai fini dello studio. Questa affermazione sembra mettere in risalto come la didattica museale può essere considerata uno strumento di ricerca e di istruzione, incorporando al suo interno un progetto educativo. Sulla base di quanto esposto e in considerazione di una progressiva introduzione di protocolli d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) e musei nazionali, regionali e provinciali, nel 2015 il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno e il Museo Archeologico Virtuale (M.A.V.) hanno stipulato una convenzione di cooperazione scientifica orientata a sviluppare e implementare metodi, strumenti e tecnologie didattiche inclusive volte alla fruizione di alcune delle opere presenti nel M.A.V. Il progetto consiste
nella realizzazione di un Edugame, fruibile attraverso lo strumento di realtà virtuale Oculus Rift (una delle tipologie di head-mounted display presenti sul mercato), ambientato nella riproduzione 3D della “Villa dei Papiri” di Ercolano. Il gioco presenta un’architettura esplorativa, interattiva e didattica volta a fornire
all’utenza un prodotto che garantisca una comunicazione tra il sistema museale e archeologico italiano e il processo di insegnamento-apprendimento garantendo un’esperienza didattica. In tal senso, l’utilizzo di tecnologie head-mounted display, possono offrire un valido supporto alla didattica grazie ad ambienti di
apprendimento virtuali, in contesti non formali.
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