Le comunità per minori: Una nuova prospettiva educativa

Autori

DOI:

https://doi.org/10.7346/-fei-XX-02-22_20

Parole chiave:

Comunità residenziali per minori, Famiglia, Generatività, Trauma infantile, Famiglie adottive

Abstract

In questo articolo si discute la possibilità di considerare la comunità residenziale per l’accoglienza di bambini- al pari delle famiglie caratterizzate dall’assenza di generatività biologica- come un gruppo familiare, una famiglia educante, quando caregiver significativi, in un contesto professionale, garantiscono funzioni genitoriali a quei bambini e adolescenti che non hanno possibilità di rimanere nella famiglia di origine a causa di situazioni di deprivazione, abbandono o abuso. Definire la “comunità residenziale” come una “famiglia” implica l’assunzione di una prospettiva interpretative per la quale si considerano tutte le pluralità familiari oggi esistenti, caratterizzate dalla discontinuità tra generatività, genitorialità, coniugalità ed alter variabili, la cui interconnessione soppianta l’idea tradizionale di “naturale” (Fruggeri, 2007). Alla luce di queste riflessioni, possiamo apprezzare la complessità delle sfide che le comunità residenziali che accolgono i minori sono chiamate ad affrontare, configurandosi, di fatto, come una delle possibili tipologie di famiglia.

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Pubblicato

2022-08-30

Come citare

Bastianoni, P. (2022). Le comunità per minori: Una nuova prospettiva educativa. Formazione & Insegnamento, 20(2), 255–267. https://doi.org/10.7346/-fei-XX-02-22_20